La relazione con il cavallo non è verbale ma comprende l’espressione fisica, la reattività emotiva ed una empatia che si struttura su elementi istintivi. In quest’ottica l’ippoterapia può essere considerata una valida alleata per i nostri ragazzi.
L’empatia, cioè la capacità di mettersi nei panni dell’altro che nella quotidianità di molti è cosa scontata, per la persona autistica è quanto di più difficile possa esistere: immedesimarsi nella condizione e nelle emozioni altrui è un ostacolo da superare. Grazie alla comunicazione emotiva instaurata col cavallo la persona autistica riesce a meglio intendere e maggiormente sviluppare azioni e relazioni.
L’ippoterapia inizia infatti dal rapporto con l’animale prima ancora che con l’attività vera e propria in sella, proprio perchè punta ad instaurare un legame affettivo/relazionale con un altro essere vivente che possiede caratteristiche specifiche e differenti da quello umano.
molteplici sono gli stimoli positivi
– la necessità di saper orientarsi nello spazio, nel tempo e nella velocità.
– aumentare l’equilibrio.